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Avviare un esercizio commerciale negli Stati Uniti

Costruire la propria attività da zero è un'opportunità entusiasmante, ma può anche essere impegnativa. In questo articolo verranno trattati i principali aspetti da tenere in considerazione quando si progetta di avviare una attività o un esercizio commerciale negli Stati Uniti. In particolare gli aspetti legali, amministrativi e di gestione della propria impresa.

Premessa

Costruire la propria attività da zero è un’opportunità entusiasmante, ma può anche essere impegnativa. In questo articolo verranno trattati i principali aspetti da tenere in considerazione quando si progetta di avviare una attività o un esercizio commerciale negli Stati Uniti. In particolare gli aspetti legali, amministrativi e di gestione della propria impresa.

Un maggiore occhio di riguardo sarà dedicato soprattutto all’avvio di attività quali ristoranti, negozi alimentari e gelaterie (gli aspetti di cui si parlerà nei prossimi paragrafi saranno comunque validi in generale).

Alcuni link veloci alle parti salienti dell’articolo:

Costituzione di società americana

Il primo passo da compiere per avviare una attività negli Stati Uniti, in particolare se si tratta di un esercizio commerciale, è la costituzione di una società commerciale americana. 

Condurre la propria attività sotto forma di società è estremamente importante e conveniente. Infatti un’impresa in questa forma costituisce un soggetto giuridico autonomo, che consente cioè ai soci, o comunque all’imprenditore in questione, di tenere separato l’investimento dal loro patrimonio personale.

In sostanza, sfruttando questa formalità, il socio è sicuro che, qualora l’attività non vada come sperato, non perderà più denaro di quanto lo stesso abbia deciso di investire.

Costituire una società di diritto americano è inoltre essenziale per poter stipulare tutta una serie di contratti commerciali utili all’apertura vera e propria dell’attività, come ad esempio il contratto di affitto commerciale, il contratto di acquisto di azienda e le varie polizze assicurative. 

Le forme societarie più indicate per condurre un’attività di ristorazione sono, a seconda dei casi, la Corporation e la Limited Liability Company. (Maggiori informazioni riguardanti le principali differenze tra questi ed altri tipi di società sono disponibili nel seguente articolo: 

https://exportamericagroup.com/it/il-blog-di-export-america/differenze-forme-giuridiche-societa-usa/.

Nel momento della scelta della tipologia societaria si aprono due scenari: se l’investitore italiano o comunque straniero ha intenzione di condurre in prima persona l’attività di ristorazione, in tal senso stabilendosi negli USA con regolare visto di lavoro (vedi articolo: https://exportamericagroup.com/it/il-blog-di-export-america/visto-l1-e-vantaggi-del-new-office/) e pagando regolarmente le tasse in questo paese, il tipo societario più indicato è la LLC, la quale, per la sua stessa natura di pass through entity (un ente giuridico in cui il reddito “fluisce” verso investitori o proprietari; ovvero, il reddito dell’entità è trattato come il reddito degli investitori o dei proprietari), comporta indubbi benefici fiscali per i cittadini americani ed i soggetti ad essi equiparati dal punto di vista della tassazione (come appunto i cittadini stranieri titolari di visto lavorativo USA).

Qualora, invece, l’investitore italiano o straniero non intenda partecipare direttamente alla gestione del business e pertanto non si trasferisca negli USA, per svariati motivi – ancora e soprattutto di natura fiscale – la forma societaria più indicata è di solito la Corporation.

Employer Identification Number e Sales Tax Certificate

Una volta che l’attività (o meglio, la società) è stata avviata, bisogna tenere presenti due importanti aspetti solo il profilo fiscale. In particolare si parla di Employer Identification Number (numero di identificazione del datore di lavoro) e di Sales Tax Certificate. 

Il numero di identificazione del datore di lavoro, noto anche come numero di identificazione del datore di lavoro federale o numero di identificazione fiscale federale, è un numero univoco di nove cifre assegnato dall’Internal Revenue Service alle entità aziendali che operano negli Stati Uniti ai fini dell’identificazione fiscale. L’EIN ricorda in qualche modo la partita iva italiana.

Il Sales Tax Certificate è utile per l’esenzione dall’imposta sulle vendite che hai pagato, non dalle imposte sulle vendite che riscuoti dai clienti. Per riscuotere le imposte sulle vendite in uno stato, è necessario completare un processo di registrazione per un’autorizzazione fiscale statale con quello stato. E’ quindi l’autorizzazione ad esigere la Sales Tax dai propri clienti al momento in cui si viene pagati per il servizio reso. La Sales Tax dovrà poi essere versata allo Stato con cadenza quadrimestrale. La Sales Tax è molto simile all’IVA italiana, ma si applica soltanto su certi tipi di transazioni, tra cui i pasti consumati al ristorante.

E’ necessario un visto di lavoro?

Quando si intende avviare una attività negli stati uniti, bisogna tenere in considerazione alcuni fattori. E’ necessario quindi fare innanzitutto chiarezza. Si distinguono principalmente due casistiche.

Nel primo caso, prendiamo in considerazione una nuova attività negli Stati Uniti come estensione di una attività già esistente in Italia. Negli USA ci sono circa 1200 filiali americane di Aziende italiane. Se si lavora per la filiale italiana di una di queste da piu’ di 1 anno, si apre la possibilita’ di un trasferimento intracompany. Il visto necessario in questo caso e’ il cosiddetto visto L1 (vedi maggiori informazioni qui: Visto L1 e vantaggi del New Office). Bisogna tenere presente che non e’ sufficiente fare domanda, ma occorre creare un “business case” per  il trasferimento: in sostanza bisogna dimostrare al consolato Americano che si possiedono qualità specifiche ed un esperienza unica all’interno dell’azienda o nel settore di riferimento, tale per cui per la filiale americana sarebbe molto costoso o addirittura impossibile trovare un cittadino americano che possa fare il medesimo lavoro con le stesse  capacità. A questa questione va aggiunta una abbondante documentazione provante gli scambi commerciali tra la sede italiana e quella USA ed una lettera del proprietario o board of director della casa madre che presenta il trasferimento come qualcosa di essenziale per continuare proficuamente questi scambi.

Il secondo caso invece si basa sul fatto di avere a disposizione capitale da investire. La via imprenditoriale si può rivelare una alternativa molto valida. Nel caso si intenda scegliere questa via, si parla in questo caso di visto E2 (vedi maggiori informazioni qui: Visti E1 ed E2 per chi vuole investire negli Stati Uniti), per “traders”. Ancor più che nel caso precedentemente esposto, sarà necessario creare una versione credibile della propria idea imprenditoriale, al fine di convincere i responsabili all’immigrazione che l’idea e la sua implementazione potranno portare valore aggiunto all’economia statunitense. Chi ha una attività già avviata in Italia e’ avvantaggiato, poiché può presentare un modello di business che funziona e deve solo essere trasposto al mercato americano. Molto più difficile è il caso delle startup, dove il business plan si basa su ipotesi e non su proiezioni di dati reali.

In entrambi i casi è comunque necessario presentare una lista di investimenti per gli USA: questi devono essere già essere stati effettuati al momento dell’application e l’ammontare non deve essere inferiore ai 120-140 mila dollari. Quest’ultima è comunque una cifra indicativa, poiché dipende da tanti fattori, quali l’intenzione o meno di assumere personale nel breve termine, o l’intenzione o meno di affittare una location e così via.

Scelta della location, Contratto di locazione Commerciale o cessione del contratto di affitto

Ci sono due possibilità riguardanti la scelta della location: la propria attività potrà avere una sede completamente nuova oppure può essere acquistata. 

Se si ha intenzione di avviare una attività completamente nuova, per prima cosa sarà necessario trovare un locale commerciale che possa essere adibito a tale uso. Una volta individuata la location e raggiunto un accordo di massima sui punti principali del contratto, il proprietario del locale effettua la due diligence (una valutazione completa di un’attività intrapresa da un potenziale acquirente, in particolare per stabilire le sue attività e passività e valutare il suo potenziale commerciale) sulla situazione finanziaria del potenziale locatario, nonché sulla sua esperienza nel business che andrà a condurre.  Se la due diligence ha un esito soddisfacente, il proprietario della location chiederà al proprio avvocato di redigere il contratto di locazione, che verrà poi trasmesso al futuro proprietario in modo tale che le trattative possano avere inizio.

Attività come quelle che andremo di seguito a trattare più nello specifico, possono essere ovviamente anche acquistate. Se l’imprenditore in questione offre sufficienti garanzie al “vecchio” proprietario, questo può accettare il suo subentro. Il prossimo passo è quindi la stipulazione del contratto d’acquisto. Negli Stati Uniti lo strumento giuridico più comunemente usato per questo scopo è l’Asset Purchase Agreement, ovvero un contratto in virtù del quale il compratore acquista soltanto le attività – e non anche le passività – del business in questione. Tra la stipula del contratto e la firma definitiva, l’acquirente effettua una due diligenc, più rapida di quella citata sopra, volta ad accertare, tra le altre cose, le condizioni in cui versano i locali, il possesso dei permessi richiesti, l’esistenza di violazioni passate e non sanate, lo status della liquor license, il pagamento della sales tax e così via. Se l’acquirente si ritiene soddisfatto del risultato, le parti possono procedere con la firma del contratto ed il business viene trasferito al compratore.

Per maggiori informazioni, guardare anche Come affittare un immobile negli USA.

Avviare un ristorante negli Stati Uniti

Come sopra citato ci sono tanti aspetti da tenere a mente per avviare una attività negli Stati Uniti, in particolare per un ristorante ci sono alcuni aspetti che verranno trattati di seguito.

Le basi

La prima cosa da fare prima di avviare un ristorante è decidere il concept, il formato, il nome, il tema e l’idea alla base del ristorante, ossia se sarà un fast food (quick-server restaurant), un ristorante informale o un ristorante raffinato. Va poi capito a target è rivolto il ristorante, quale tema dovrà regnare all’interno e che nome dovrà avere.

Questi sono i principali aspetti da tenere in considerazione, poiché da questi è possibile stabilire una strategia di marketing e decidere quanto investire.

La scelta della location

Nei paragrafi sopra è stato descritto l’iter che porta alla firma del contratto di acquisto della location, ma va tenuto in considerazione che il formato e il tipo di ristorante è fortemente influenzato dalla posizione, e di conseguenza il business e gli introiti.

Per dirla in prospettiva, non c’è quasi nessuna possibilità che un costoso ristorante raffinato abbia successo vicino a un campus universitario. D’altra parte, birra a buon mercato e ali di pollo non attireranno alcuna folla a Beverly Hills. Man mano che il tuo pubblico di destinazione e il formato cambiano, cambia anche la tua posizione ideale. Per scegliere la location perfetta per il tuo ristorante, devi considerare tre fattori principali e alcuni fattori minori:

Fattori Principali:

  • Tipo di ristorante (fast-food, raffinato, ecc…)
  • Target di riferimento (lavoratori, studenti, ecc…)
  • Il proprio budget

Fattori Secondari:

  • Vicinanza ai fornitori
  • Posto auto
  • Vicinanza a concorrenza
  • Ora di punta della posizione
  • Facilità di accesso e connettività

Sebbene la vicinanza ai fornitori e la sicurezza della posizione non siano fattori significativi per decidere la propria posizione, sono comunque fondamentali e devono essere la priorità da considerare quando si seleziona tra le potenziali posizioni filtrate.

Quanto costa avviare un ristorante negli USA?

Dipende, ovviamente, dai costi che si devono sostenere. In particolare quelli più rilevanti sono i seguenti:

  • Costi del cibo: in un ristorante redditizio compongono in genere il 28%-35% delle vendite. Ovviamente un menu più ampio significa più inventario, e più prodotto significa aumentare il potenziale di maggiori perdite, perdite che sicuramente incidono anche sulle spese di avvio del ristorante. È utile quindi avere un’idea chiara di come si vorrebbe che fosse il menu e dedicare un po ‘di tempo alla ricerca di ingredienti e fornitori nella tua zona. Inoltre è noto che buona parte dei ristoratori negozino con i fornitori, soprattutto se sono clienti abituali, al fine di abbattere il più possibile questi costi.
  • Costi operativi: questi costi includono tutti gli strumenti e prodotti di cui si avrà bisogno per mantenere il ristorante in buone condizioni, come: attrezzature da cucina, biancheria, piatti e bicchieri. Se si sta cercando di risparmiare sull’attrezzatura da cucina, è possibile prendere in considerazione il noleggio di attrezzature, la ricerca di attrezzature usate o l’acquisto all’ingrosso. Fare questo invece di acquistare nuovi elettrodomestici può aiutare a ridurre i costi iniziali. Può anche comportare servizi di lavanderia per tovaglie e tovaglioli. (Questi costi -iniziali- spaziano dai $ 10.000 ai $ 100.000, in base alla grandezza del ristorante). Tra questi costi potrebbero anche essere inclusi sistemi tecnologici per la gestione del ristorante, come POS, sistemi di ordinazione online o di prenotazione.
    Vanno anche tenute in considerazione le utenze, il cui costo potrebbe raggiungere anche $ 20.000 per ristoranti di grandi dimensioni, molto meno se di dimensioni più modeste.
  • Costo del lavoro. Secondo la National Restaurant Association, il tasso di turnover annuale (l’atto di sostituire un dipendente con un nuovo dipendente) per i ristoranti è del 72,9%. Tenendo conto di questo dato e del fatto che assumere e formare un dipendente in un ristorante costa circa $ 3500, conviene investire sulla fidelizzazione dei dipendenti e mantenerli felici. 
  • Tasse di locazione e di costruzione. Secondo RestaurantOwner.com , i ristoranti di medie dimensioni possono aspettarsi che i canoni di affitto siano di circa $ 5.000 al mese con Miami e New York che sono le zone più costose. Per affittare uno spazio in una di queste famose città, 1 ristorante su 7 paga un affitto di oltre $ 12.000 al mese. Per avere un’idea generale di cosa aspettarsi, possedere un ristorante di solito costa circa $ 178 per piede quadrato, mentre il leasing normalmente costa circa $ 159.
  • Costi di Marketing. Esistono diverse compagnie che si occupando di marketing, i cui prezzi possono essere molto esosi. Va però sottolineato che spesso è efficace una semplice campagna sui social. I costi per una attività di piccole dimensioni e con un budget limitato si aggirano solitamente intorno ai $ 1000 all’anno, mentre per attività dal budget importante si arriva fino a $ 30.000.
  • Costi delle licenze. Proprio come in Italia, ogni ristorante ha bisogno di una licenza commerciale. La quota di iscrizione tipica è di $ 50, con costi aggiuntivi che vanno da $ 25 a $ 7.000. Per servire il cibo, sarà inoltre necessario pagare il costo di una licenza per la manipolazione del cibo. I costi di quest’ultima possono variare da $ 100 a $ 1.000. E infine, se si serviranno alcolici, si avrà bisogno di una licenza (il cui costo varia da stato a stato, può variare dai $ 300 ai $ 14.000). Come evidenziato al seguente link  Vendita di vini negli Stati Uniti, la clientela americana apprezza la qualità, soprattutto dei vini, e può essere quindi un importante investimento per la propria attività.

Alcune note importanti

A questo punto servono gli ultimi ritocchi, in particolare la scelta dei fornitori, la creazione di un piano aziendale e la creazione di un menù.

Un’ottima opzione è scegliere  il venditore vicino al proprio ristorante, ma non deve essere l’unico fattore da considerare. Scegliere un venditore è come scegliere un partner commerciale. E’ importante quindi, tenendo anche conto dei prezzi, che il venditore sia affidabile e non lascerà in difficoltà il ristoratore.

La creazione di un piano aziendale è riassumibile nella compilazione di un business plan, per cui è necessario rivolgersi ad esperti.

Avviare un negozio di alimentari negli Stati Uniti

Un negozio di alimentari è un’ottima opportunità di business, i cui profitti possono essere notevoli.  Ci sono però alcuni aspetti da tenere in considerazione.

Le basi

Come per l’avvio di un ristorante, è necessario stilare un documento, chiamato business plan, che descriva lo scopo dell’attività e l’idea dietro al business. Un piano chiaro è essenziale per il successo come imprenditore. Aiuterà a mappare le specifiche della attività attività e a scoprire alcune incognite. Successivamente è necessario capire il target, ovvero coloro che più spesso si recheranno nel negozio. I clienti sono per lo più i locali, coloro cioè che passano molto tempo nelle vicinanze. Poiché l’attività della drogheria è competitiva, i piccoli negozi di alimentari prosperano nelle comunità locali. Molti acquirenti scelgono di andare in grandi magazzini come Walmart, Costco, Kroger o Target per il loro cibo. Per questo motivo, un nuovo negozio dovrà dare la priorità a piccole comunità, singole famiglie e campus universitari offrendo cibo a prezzi accessibili.

La scelta della location

La scelta migliore potrebbe ricadere sul trovare un luogo che si trovi all’interno o vicino a un centro commerciale, un ristorante, un panificio, un negozio di dolciumi, una libreria o un bar. Per trovare la posizione migliore per il proprio negozio di alimentari, è consigliabile utilizzare i sistemi di informazione geografica dello Small Business Development Center per ottenere rapporti sulla concorrenza e sui dati demografici locali.

Gli aspetti importanti da tenere in considerazione sono quindi valutare il possibile afflusso di persone e zone abbastanza trafficate, ma comunque tenendo conto della posizione di possibili competitor.

Quanto costa avviare un negozio di alimentari negli USA?

Avviare una attività di questo tipo potrebbe risultare dispendioso se non si sa con certezza cosa fare. Di seguito verranno elencati i costi principali che si potrebbero prospettare dopo aver stilato un business plan.

  • Investimento iniziale. Quando si considera un investimento iniziale, i proprietari di negozi di alimentari possono aspettarsi di spendere tra $ 70.000 e $ 100.000 in attrezzature.  Questa spesa comprende ad esempio l’arredamento, oppure una lieve ristrutturazione, un ammodernamento o l’acquisto di materiale utile al compimento delle attività di vendita di prodotti alimentari (scaffali, frigoriferi, ecc…).
  • Costi tecnologici. Ci sono alcune attrezzature tecnologiche utili a semplificare il lavoro o per assicurare una fidelizzazione dei clienti. Questi strumenti sono ad esempio un sistema POS, un sistema di prenotazione online, o video-sorveglianza. Questi costi possono raggiungere i $ 40.000.
  • Inventario Iniziale. L’inventario iniziale può essere un investimento enorme, pari a circa $ 160.000 in media. Per un primo rifornimento è consigliabile cercare di trattare con i fornitori, e cercare anche soluzioni per puntare al risparmio, almeno per il momento. Come evidenziato al seguente link Esportare prodotti alimentari in USA, i compratori americani apprezzano sempre di più la qualità e la sicurezza che i produttori alimentari italiani possono garantire. Questo può essere un punto a favore della scelta di acquistare questo tipo di prodotti.
  • Spese di pre-apertura. In queste spese sono inclusi affitto e assicurazione, possono aggiungere altri $ 10.000. Queste spese, se combinate con pubblicità di inaugurazione, depositi cauzionali e capitale circolante, possono facilmente superare i $ 200.000.
  • Assicurazione aziendale. Proprio come con licenze e permessi, la propria attività azienda ha bisogno di un’assicurazione per operare in modo sicuro e legale. Esistono diversi tipi di polizze assicurative create per diversi tipi di imprese con rischi diversi. Se non si è sicuri dei tipi di rischi che la propria azienda può affrontare, è consigliabile iniziare con l’assicurazione di responsabilità civile . Questa è la copertura più comune di cui hanno bisogno le piccole imprese, quindi è un ottimo punto di partenza per la propria attività.

Alcune note importanti

E’ necessario essere in regola con i contratti dei dipendenti ed aver ottenuto le licenze necessarie per la vendita di prodotti particolari. La mancata acquisizione delle autorizzazioni e delle licenze necessarie può comportare multe salate o addirittura causare la chiusura della propria attività.

E’ importante aumentare la redditività. Il modo più semplice è rifornire la parte anteriore del negozio con acquisti d’impulso. Articoli come riviste e batterie possono avere margini di profitto fino al 70%, il che significa che vendere solo un paio di questi articoli può riportare gli stessi profitti dell’intero carrello di un altro acquirente. Inoltre, diversificare il proprio negozio aggiungendo servizi come una caffetteria può aumentare notevolmente il tuo potenziale di profitto.

Si possono trovare maggiori informazioni al seguente link: Vendere alimentari in USA.

Avviare una gelateria negli Stati Uniti

Gli aspetti da tenere in considerazione per l’avvio di una attività come una gelateria sono molto simili a quelli sopra citati, ma alcuni sono di maggiore importanza. Infatti la scelta della location e dei gusti presenti sono di fondamentale importanza, insieme ovviamente alla scelta del target.

Le basi

C’è molto a cui pensare quando si apre un’attività di gelateria, come evidenziato sopra. È infatti facile essere sopraffatti, soprattutto all’inizio.

Il modo migliore per assicurarsi di non perdere la retta via è pianificare una strategia aziendale. Quindi, iniziare un business plan prima di ogni altra cosa è la scelta migliore.

Quali sono i gusti migliori? Le scelte che si potrebbero considerare ovvie potrebbero non essere le scelte che faranno i tuoi clienti. Puoi portare il meglio del meglio quando si tratta di sapori, ma se i tuoi clienti non sono d’accordo, sarà difficile ottenere clienti abituali. E’ quindi importante capire prima di tutto cosa i clienti potrebbero maggiormente preferire e cosa potrebbe portare questi a scegliere la nuova gelateria rispetto a quelle già esistenti.

Se non si è sicuri di come distinguersi nel mercato dei gelati, è consigliabile guardare tutte le gelaterie della zona, assaggiare i loro prodotti e guardare confortare le varie qualità.

È anche intelligente guardare le cose oltre il loro gelato, come l’arredamento che usano, come è allestito il loro negozio, che tipo di espedienti di marketing usano, ecc…

La scelta della location

Dopo aver formulato un piano e aver trovato una nicchia nel settore della gelateria, il passo successivo è trovare un luogo. La posizione scelta sarà in gran parte determinata dagli spazi commerciali disponibili nella zona, ma anche dal tipo di attività di gelateria che si prevede di gestire.

Bisogna assicurarsi che il futuro negozio disponga dello spazio e dei servizi di cui si necessita.

Si potrebbe pensare che una posizione in centro, fronte strada, sia l’opzione migliore per una gelateria. Posizione centrale, molto traffico pedonale, tonnellate di persone a cui fermarsi dopo uno sguardo dalla tua finestra. Ma attenzione: se ci si ti trova in centro, si pagherà l’affitto in centro tutto l’anno, quando si potrebbe non avere clienti tutto l’anno. Potrebbe valere la pena cercare aree che ottengono un aumento del traffico in estate (si pensi: parchi, spiaggia, lago, fiume) ma forse offre una tariffa commerciale più economica a causa del minor traffico in inverno.

Quanto costa avviare una gelateria negli Stati Uniti?

Aprire un’attività è costoso e aprire una gelateria può esserlo particolarmente. Non solo bisogna pagare l’affitto, l’acquisto o la costruzione di un negozio (ognuno dei quali varia notevolmente in termini di spesa), ma ci sono anche i costi delle attrezzature a cui pensare.

Successivamente, bisogna pensare al valore degli ingredienti per fare il gelato, pagare il personale che lo vende, le utenze per mantenere accese le luci e i frigoriferi e altre spese di manutenzione.

Ci sono molte variabili diverse che influenzano in modo significativo quanto costa avviare un’attività di gelateria. Quindi, la risposta alla domanda “Quanto costa avviare una gelateria negli Stati Uniti?” dipende, ovviamente, dalla grandezza dell’attività e dalle proprie esigenze.

Detto questo, è importante tenere traccia di tutti i costi richiesti dalla tua attività, poiché questo aiuterà a tenere sotto controllo i propri investimenti.

Come minimo, l’investimento iniziale sarà $ 20.000, ma raggiungere questo livello di convenienza significa acquistare attrezzature usate e ingredienti più economici che, alleno all’inizio, può essere una scelta particolarmente intelligente. In alcuni casi, però, potrebbe anche non essere possibile, e far lievitare le spese fino a $ 50.000.

Ad esempio, se la gelateria effettuerà anche consegne a negozi o ristoranti vicini, il costo aggiuntivo di un camion per le consegne e la distribuzione renderebbe quasi impossibile rimanere sotto i $ 50.000.

Come ogni attività che si occupa di trattare prodotti destinati al consumo come “alimentari”, sarà necessario l’ottenimento di una opportuna licenza, chiamata “Food Service License”, il cui costo può raggiungere i $ 1000. Inoltre sarò necessaria una licenza di attività commerciale, il cui costo si aggira intorno ai $ 50.

Alcune note importanti

Se si vuole aprire un’attività che serve cibo ai clienti, ci si deve abituare alle scartoffie. A seconda di dove si vive, si potrebbe dover passare attraverso strati e strati di burocrazia. Città diverse hanno requisiti diversi, ma puoi contare sul fatto che alcune cose sono le stesse. Si avrà bisogno di ottenere una licenza commerciale, per cominciare. Si dovrò poi anche leggere le leggi locali in materia di salute e sicurezza per assicurarsi di poter superare un’ispezione su salute e sicurezza.

Conclusioni

Gli aspetti da tenere in considerazione per l’avvio di una attività sono bene o male gli stessi per le attività sopra citate. La scelta della location, la stesura di un business plan o la comprensione del target possono avere importanze diverse a seconda della propria idea di business.  Va comunque tenuto in considerazione che queste attività possono essere molto redditizie e si possono rivelare opzioni di business molto convenienti e interessanti.

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