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Dropshipping, cos’è e come funziona

Il “dropshipping” è un particolare modello di vendita al dettaglio dove il negozio non possiede un magazzino di prodotti ma li acquista soltanto dopo averli venduti.

Il “dropshipping” è un particolare modello di vendita al dettaglio dove il negozio non possiede un magazzino di prodotti ma li acquista soltanto dopo averli venduti.
Il negozio invia l’ordine al suo fornitore, il quale si occupa della spedizione verso il cliente finale. La logistica è affidata interamente al grossista (fornitore o produttore) e il prodotto non passa in alcun modo dal negozio.
Al rivenditore non resta che occuparsi dello sviluppo dell’e-commerce, dell’attività di marketing e del customer service.
Questo modello viene spesso definito come la soluzione definitiva per chi vuole investire sulla vendita online nel più breve tempo possibile e senza difficoltà. Vi sono PRO e CONTRO in questo modello che verranno analizzati di seguito.
Verrà anche trattato ciò che concerne la tassazione e la regolamentazione sia negli Stati Uniti che in Italia.

Dropshipping, cos’è e come funziona

VANTAGGI

I benefici sono innumerevoli e spaziano dalle spese minime ai tempi molto brevi. Tra i più rilevanti sono da sottolineare:

  • Minimo investimento – E’ possibile avviare un business di dropshipping con un investimento prossimo allo zero, in quanto non c’è bisogno di investire nell’acquisto massivo di prodotti all’avvio dell’attività.
  • Facile per iniziare – Per chi non fosse avvezzo al mondo della logistica, delle spedizioni e dello stoccaggio, il dropshipping è l’ideale, in quanto ogni preoccupazione di questo genere rimane al fornitore.
  • Spese ridotte – Non dovendo acquistare grandi quantità di prodotti e non dovendo spendere per il mantenimento del magazzino, le spese rimangono molto basse.
  • Indipendenza dal luogo di lavoro – Il dropshipping rimane strettamente legato al mondo degli e-commerce, la cui gestione può avvenire da qualunque parte nel mondo.
  • Vasta gamma di prodotti – Potendo ordinare la merce nel momento in cui viene acquistata, il negozio può garantire una più vasta gamma di prodotti, non dovendo dipendere da acquisti effettuati all’ingrosso di una ristretta varietà di articoli.
  • Scalabilità – Con l’aumento dei guadagni solitamente arriva un aumento delle spese di mantenimento dell’attività. Con il dropshipping, invece, la maggior parte del lavoro è svolta dai fornitori, permettendo ai rivenditori di crescere senza aumentare le proprie spese.

SVANTAGGI

Tutta questa convenienza è ovviamente accompagnata da un prezzo da pagare:

  • Bassi margini – Questo è uno dei principali problemi del dropshipping. Chi vende online effettua solitamente un rincaro del 500% rispetto al prezzo di listino all’ingrosso. Questo perché solitamente i fornitori riducono notevolmente il prezzo per chi compra in grandi quantità e questo non è il caso di chi vende con dropshipping, che si dovrà accontentare di un rincaro del 30/40%.
  • Problemi con le disponibilità del magazzino  Se non è il negozio stesso a gestire il magazzino, non è per niente facile essere a conoscenza della disponibilità dei prodotti al momento dell’acquisto da parte del cliente finale.
  • Spese di spedizione complesse – Se si lavora con più fornitori, gli ordini che contengono più articoli potrebbero essere divisi in più spedizioni, dovendo pagare per ognuna di queste.

REGOLAMENTAZIONE E TASSE

Prima di cimentarsi nella vendita tramite dropshipping e prima di aprire il proprio e-commerce per vendere negli Stati Uniti, è necessario informarsi sulla tassazione e sulla fatturazione per questo genere di acquisti.

Le modalità di fatturazione con dropshipping non variano dall’e-commerce tradizionale.

I pagamenti e la documentazione necessaria variano in base alla posizione nel mondo degli operatori coinvolti nel dropshipping (produttori, fornitori o venditori e clienti).

OPERAZIONE TRIANGOLARE EXTRACOMUNITARIA (USA)

Si ipotizzi che un soggetto italiano voglia effettuare un’operazione di dropshipping con una società cinese (la quale si occuperà di spedire i prodotti ai clienti). Si ipotizzi inoltre che la suddetta società italiana voglia vendere un prodotto a un cliente Americano. In questo caso il soggetto italiano darà ordine all’azienda cinese di inviare la merce negli Stati Uniti.

Per ciò che concerne gli obblighi di fatturazione, la società italiana non realizza nessun’operazione intracomunitaria in quanto gli stati coinvolti non sono stati membri.

Riguardo all’IVA bisogna prestare particolare attenzione: la società italiana sta, in questo caso, effettuando un’operazione “fuori campo iva”, ed è tenuta ad emettere una fattura al soggetto americano, poiché la merce è situata al di fuori dello Stato.

Il soggetto italiano infine riceverà la fattura dal soggetto cinese che dovrà registrare esclusivamente in contabilità generale, non essendo questa fattura, un documento valido ai fini IVA in Italia, dato che non vi è alcuna importazione dei beni nel nostro Paese.

DROPSHIPPING, IN DEFINITIVA

Il dropshipping può essere una buona opportunità per investire nel mercato statunitense e non solo. Nel caso in cui si volesse avviare una società sarebbe consigliabile, pur con i dovuti accorgimenti, tener conto di questa tecnica.

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