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Come finanziare un’attività commerciale in USA

Aprire una società in USA è soggetto a costi (seppur sempre molto meno rispetto a quanto lo sia in Italia) e per questo una delle cose da considerare è la maniera di finanziarla. Gli Stati Uniti offrono diverse modalità di accesso al finanziamento e la maniera che sceglierai per farlo, influenzerà il modo in cui strutturi e gestisci l’attività.

Una volta capito di quanto finanziamento avrai bisogno per aprire un’attività commerciale in USA, potrai quindi scegliere le modalità di finanziamento stesso.

Prima di proseguire, ti sarà utile leggere il nostro articolo sull’accesso al credito negli Stati Uniti. Ti aspetto qui quando hai finito di farlo.

 

come finanziare un attività commerciale negli stati uniti

 

Di quanti soldi hai bisogno?

Ogni tipologia di attività commerciale ha necessità diverse e non esiste una soluzione finanziaria applicabile indistintamente a tutte le tipologie di aziende.

Il primo passo che dovresti fare è sicuramente quello di rivolgerti ad una società di consulenza per investire negli Stati Uniti come Export America Group, per preparare una strategia in base all’analisi dei mercati americani, in relazione al tipo di attività commerciale che vuoi mettere in piedi (Business Plan).

Dall’analisi si evincerà chiaramente il capitale di cui hai bisogno per finanziare il tuo progetto. Si tratta di una fase fondamentale in cui è vietato sbagliare, pena il rischio di fallire nell’investimento.

Ma ora veniamo ai diversi tipi di finanziamento a cui accedere negli Stati Uniti.

 

L’Autofinanziamento

Se ci sono margini di manovra, il primo modo per finanziare un’attività negli USA è l’autofinanziamento, altrimenti detto anche “bootstrpping”.

Grazie all’autofinanziamento potrai avere il controllo completo su tutti gli aspetti della tua società ma di contro devi essere consapevole del fatto che ci sono dei rischi.

Un’azienda autofinanziata generalmente non può spendere più di quanto incassa e il capitale a cui attingere può essere rappresentato anche dagli accantonamenti personali dell’imprenditore.

Autofinanziamento quindi non vuol dire fare tutto da soli, ma avvalersi di una società di consulenza o di un consulente finanziario per mantenere la propria azienda sana e in attivo.

 

Coinvolgi degli Investitori

Negli Stati Uniti è prassi normale coinvolgere degli investitori per finanziare la propria attività. Non si tratta di un vero e proprio prestito in cui è prevista la restituzione del denaro, o per lo meno non nella forma tradizionale.

Gli investitori mettono a disposizione dei fondi sotto forma di capitale di rischio, in cambio di una quota e di un posto nel consiglio di amministrazione.

Conseguentemente non avrai più il controllo totale sulla tua società ma sarai costretto a rendicontare ai soci finanziatori.

Per trovare un investitore disposto a finanziarti con il proprio capitale di rischio, dovrai innanzi tutto valutare diversi profili e scegliere quello o quelli che si addicono di più al tuo progetto.

Dopodiché dovrai fornire loro il tuo business plan, spiegato in maniera chiara e dettagliata, senza trascurare i particolari ed evitando di mostrare parti di esso lasciate al caso o all’improvvisazione.

Passato questo step, gli investitori esamineranno il team di gestione della tua azienda, il mercato, i prodotti e servizi, i documenti di corporate governance e i rendiconti finanziari (la cosiddetta due diligence).

L’esito positivo della due diligence sarà redatto il term sheet tra le parti che ha il compito di determinare i tempi e i modi del finanziamento, il quale sarà erogato “a goccia”, ovvero man mano che saranno raggiunti i vari step previsti nel business plan.

 

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Il crowdfunding

Moltissime aziende (specialmente le start up), per finanziare i propri progetti sono ricorse al crowdfunding, ovvero una raccolta di fondi tra investitori. Questa forma non prevede la restituzione di denaro e coloro che investono non hanno diritto ad avere un posto come socio.

Quello che i crowdfunder si aspettano invece è un ritorno in riconoscenza. Nel caso più semplice l’investitore si aspetta di venir semplicemente menzionato, ma più spesso si aspetta di ricevere dei vantaggi sul prodotto o servizio che vendi.

Per fare un esempio chiarificante, un crowfunder può essere un distributore che crede nel tuo progetto e finanziandoti vorrebbe in futuro diventare il distributore esclusivo del tuo prodotto.

Per lanciare una raccolta fondi esistono dei siti appositi. Una volta ottenuta la cifra necessaria, in caso di fallimento del progetto, l’imprenditore non ha l’obbligo di restituire nulla ai crowdfunder.

 

Prestito per piccole imprese

Gli Stati Uniti vedono di buon occhio il formarsi di nuove società all’interno del proprio suolo. Per questo mettono a disposizione degli imprenditori delle modalità semplici di accesso al credito.

Anche in questo caso è di fondamentale importanza avere un buon business plan a cui aggiungere una sorta di “foglio spese”, contenente le previsioni di spesa per i successivi 5 anni.

Pronti questi documenti, potrai iniziare a contattare le banche statunitensi per accedere al credito. Il consiglio è quello di contattarne più di una per cercare di ottenere le condizioni migliori (leggi anche Finanziamenti dalle Banche USA).

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