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Lavorare in Usa: le vie più rapide ed efficaci

Le aziende o gli imprenditori italiani che volessero inviare dipendenti in Usa per periodi brevi o comunque limitati non incontrano particolari problemi grazie al Visa Waiver Program; è fondamentale però impostare in modo ben preciso il contratto con il cliente americano, curare in maniera chiara le spese di viaggio, vitto e alloggio, specificare la durata del lavoro in Usa, rispettando tutte la condizioni di legge.

Lavorare in Usa

Le aziende o gli imprenditori italiani che volessero inviare dipendenti in Usa per periodi brevi o comunque limitati non incontrano particolari problemi grazie al Visa Waiver Program; è fondamentale però impostare in modo ben preciso il contratto con il cliente americano, curare in maniera chiara le spese di viaggio, vitto e alloggio, specificare la durata del lavoro in Usa, rispettando tutte la condizioni di legge.

Soffermiamoci un attimo ad analizzare il caso di manager/dirigenti o proprietari di attività italiani che volessero risiedere in America per un periodo superiore ai 90 giorni: è in questo caso necessario avere un visto. I visti si dividono in due categorie fondamentali,  Immigrant (da richiedere se si intende vivere in Usa permanentemente) e Non-immigrant (se si intende restare in Usa per un periodo limitato, anche se lungo). Il secondo tipo di visto è più facile da ottenere e sicuramente economicamente meno oneroso; inoltre, tali visti, sono numericamente più disponibili e sia per una azienda affermata start up sono i più indicati. Ultima nota importante è che i requisiti si riferiscono a due soggetti: il dipendente o la persona a cui viene rilasciato il visto (beneficiary) e lo sponsor, ovvero la ditta o persona fisica che garantisce per il dipendente, collaboratore o imprenditore, la stessa start up può fare da garante (petitioner).

Per ottenere un visto per gli USA il primo passo è la valutazione fatta da un immigration attorney sulle probabilità di ottenimento. E’ inutile infatti intraprendere tutti i passaggi necessari per poi vedersi negare il visto in sede di colloquio. Un visto negato comporta il rischio concreto di non poter entrare più negli Stati Uniti. Se lo studio ritiene fattibile la pratica si passa alla raccolta delle informazioni e alla preparazione della documentazione.
Questa va poi fornita ad un’Ambasciata o ad un Consolato italiano che, dopo aver valutato il singolo caso, deciderà se rilasciare il visto. E’ possibile scegliere di appoggiarsi ad un avvocato americano specializzato (immigration attorney) che sbrighi tutte le pratiche per ottenere il visto di lavoro (application), ma è possibile anche agire in autonomia; noi consigliamo di rivolgersi ad un esperto per evitare di incorrere in banali errori nella stesura della documentazione che possano pregiudicare il buon fine della pratica. Usare un avvocato, a parità di informazioni fornite, permette di accrescere le possibilità di ottenimento: nel caso di documentazione raccolta ed elaborata unicamente dal richiedente, il consolato è più portato a ritenere l’applicante come qualcuno che cerchi fortuna in USA senza una solida base economica, a differenza di chi può apporre sui documenti il timbro di uno studio legale. Export America collabora con i migliori avvocati del settore.

Passiamo ora ad un rapido excursus riguardante i visti Non-immigrant maggiormente utilizzati:

  • Visto L-1 (intra-company transfeeres): La durata massima di questo tipo di visto è di 5/7 anni, dipende dalle mansioni svolte dal manager/ dirigente, considerando i rinnovi consentiti. Per accedervi, come sopra accennato, il soggetto in questione deve aver lavorato per la ditta che lo sponsorizza su suolo italiano per almeno un anno degli ultimi tre precedenti la richiesta del visto. Il beneficiario di questo visto deve avere conoscenze specifiche e svolgere attività manageriali o esecutive per una società sponsor fuori dagli Stati Uniti, che lo debba dislocare in una ditta controllata, controllante, affiliata o filiale della società petitioner in America. Il visto L può essere rilasciato anche se il beneficiary si reca in Usa solo per aprire la sede americana del suo sponsor. Concludendo questo visto può essere richiesto da persone che vogliano aprire una dual startup con sede italiana ma con filiale in Usa.
  • Visto E-2 (investor visa): Questo visto è rinnovabile indefinitamente, ed è particolarmente adatto alle dual start-up, ma anche a ditte o persone fisiche che vogliano cioè investire capitale direttamente in società Usa. L’investimento di capitale non prevede soglie fisse, ma deve comunque essere riscontrabile l’intenzione da parte dell’investitore di avere abbastanza denaro da garantire il successo dell’ attività da sviluppare. In questo caso quindi petitioner e beneficiary coincidono; costui deve dimostrare di avere nazionalità Italiana o comunque di uno Stato con cui gli Stati Uniti abbiano steso accordi per questi fini. Da notare che il visto E-2 può essere rilasciato anche ad un dipendente dello sponsor a patto che il dipendente abbia la stessa nazionalità dell’investitore; nel caso in cui il datore di lavoro e l’investitore siano persone giuridiche, la società deve essere controllata almeno al 50% da persone fisiche aventi cittadinanza Italiana o di Stati appartenenti a agli accordi sopra citati. Infine non va dimenticato che il dipendente deve svolgere attività dirigenziali, di supervisione o funzioni esecutive oppure avere mansioni specifiche che ne rendano la presenza indispensabile su suolo americano nella ditta in cui si è effettuato l’investimento.
  • Visto O-1A (extraordinary ability and achievement): Questo visto è rinnovabile per il tempo necessario a svolgere l’attività per cui la persona è stata richiesta, infatti lo sponsor deve essere una ditta o istituzione Americana. In questo caso la persona a cui viene rilasciato il visto deve avere capacità straordinarie nelle scienze o nel business. Le abilità devono essere attestate da riconoscimenti nazionali ed internazionali che ratifichino che il beneficiary è il “meglio sulla piazza” nel suo campo di competenza.
  • Visto H1-B (Speciality occupations in fields requiring highly specialized knowledge): Questi visti sono emessi in numero limitato ogni anno, 65.000 al massimo, e durano al più sei anni; il petitioner deve essere un datore di lavoro con sede in America. La procedura prevista è costosa e laboriosa. La persona che immigra in America deve svolgere attività richiedenti conoscenze specialistiche, che siano attestate da titoli equivalenti o superiori al college degree Usa.

A conclusione di questo articolo ci auguriamo che le informazioni fornite siano soddisfacenti, in ogni caso per quanto riguarda i dettagli riguardanti i costi e le procedure per ottenere i singoli visti rimandiamo a successivi articoli, nonché alla possibilità di contattarci in qualsiasi momento per delucidazioni e consulenze.

 

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